
Cellulite (non) ti temo!
Ripropongo il primo articolo che avevo scritto per questo sito e che per motivi ignoti era poi scomparso (insieme ad altri che piano piano rimetterò). L’ argomento in questione è la cellulite (che alla luce degli studi più recenti sappiamo essere ben diversa dal Lipedema, di cui parlerò in un altro articolo).
Che cos’è la cellulite?
È un problema multifattoriale, ovvero dovuto ad un insieme di fattori, quali predisposizione genetica, alimentazione, attività fisica, stress (il cosiddetto stile di vita).
Colpisce principalmente le donne, ma anche gli uomini possono soffrirne.
Come si manifesta?
Si ha un indebolimento del tessuto connettivo che tiene separati epidermide (che sovrasta il grasso sottocutaneo) e tessuto muscolare, le cellule adipose iniziano quindi a protrudere verso la superficie, dando origine alla pelle a buccia d’arancia. In pratica il collagene del connettivo viene degradato da alcuni enzimi (collagenasi) che agiscono sotto lo stimolo di altre cellule (i fibroblasti). A monte di questo meccanismo ci sono gli ormoni estrogeni. Un eccesso di estrogeni (o carenza di androgeni) dà il via a questa cascata di reazioni che causa la cellulite.
Chi ne soffre maggiormente?
La formazione di cellulite è influenzata da ormoni (eccesso di estrogeni e insulina) e da una maggiore espressione da parte delle cellule adipose di recettori adrenergici alfa 2 che “impediscono” la degradazione del grasso.
Queste condizioni si ritrovano in alcuni tipi corporei, le cosiddette tipologie a triangolo rovesciato e a cerchio, che presentano accumuli di grasso nella parte bassa del corpo e che sono quindi maggiormente soggette allo sviluppo di cellulite.
Fattori che contribuiscono alla formazione di cellulite sono inoltre: condizioni di circolazione non ottimale (zone corporee perennemente fredde, presenza di capillari visibili), tessuti deboli (in generale, che formano facilmente lividi), aumento del volume delle cellule adipose.
Cosa possiamo o non possiamo fare?
Posto che, sulla predisposizione genetica c’è poco da fare… ci sono numerosi fattori su cui possiamo agire in modo da evitare di sollecitare in modo eccessivo gli ormoni e i recettori che causano poi lo sviluppo di cellulite.
L’alimentazione
Forse il punto più importante, il nostro modo di alimentarci è fondamentale. Attraverso un’alimentazione equilibrata, che comprende prodotti freschi, materie prime di buona qualità, metodi di cottura semplici è possibile ridurre il volume delle cellule adipose e prevenire o ridurre la formazione di pelle a buccia d’arancia.
Alimenti da includere:
- cereali poco raffinati: per evitare i picchi glicemici repentini e forte stimolo dell’insulina
- proteine di ottima qualità: pesce pescato in mare, carne di animali allevati al pascolo, uova biologiche, legumi
- frutta e verdura di stagione: più ricche di antiossidanti, vitamine e minerali. Evitare verdure bollite e troppo imbevute di acqua, mantenendone almeno una porzione cruda al giorno
- grassi (monoinsaturi) buoni: olio extravergine di oliva, avocado, noci, ghee
Sono da escludere/limitare invece (come del resto dovrebbe essere in ogni dieta equilibrata e non solo in caso di cellulite):
- alimenti confezionati contenenti zucchero e/o sale in eccesso oltre che additivi e conservanti
- carboidrati raffinati
- pasti sbilanciati che stimolano eccessivamente l’insulina
È anche importante la modalità in cui ci alimentiamo, la composizione dei pasti durante la giornata, non basta assumere a caso i “cibi consigliati”.
Inoltre, al contrario di quanto si è comunemente portati a credere, l’esclusione totale del sale è controproducente! Infatti, in presenza di questa privazione, il corpo mette in atto un meccanismo di compensazione che induce a trattenere maggiormente il sodio (importante a livello biochimico) e i liquidi. Quindi poco sale, marino integrale, ma sempre presente!
L’acqua
Non è sempre detto che bere 2 litri di acqua al giorno sia la scelta giusta.
Per capire se si sta bevendo a sufficienza (quindi né troppo poco, né troppo), fare il test della pipì!
Va bene se:
- si va in bagno 6-8 volte al giorno con urine limpide ma non trasparenti
Se si va in bagno:
- più di 6-8 volte al giorno con urine trasparentià aggiungere sale!
- meno di 6 volte al giorno con urine trasparentià aggiungere sia sale che acqua
- più di 6-8 volte al giorno con urine torbide e concentrateà ridurre sia sale che acqua
- meno di 6 volte al giorno con urine torbide e concentrateà aggiungere acqua!
L’attività fisica
Imprescindibile per poter essere in salute e contrastare la cellulite.
Attenzione però, un eccesso di attività aerobica prolungata può causare un aumento dello stress sistemico, inducendo l’attivazione del cortisolo nel grasso cutaneo e aumentare l’infiammazione.
Meglio l’attività anaerobica (con i pesi), personalizzata, elaborata da un personal trainer competente (preferibilmente con laurea), a cui associare attività benefiche per il microcircolo come camminata (ancor meglio se in acqua) o ginnastica acquatica (acqua gym).
A fine giornata, dopo l’attività fisica (o quando si avverte la sensazione di “gambe pesanti”), posizionarsi con la schiena a terra e le gambe sollevate al muro, per almeno 5 minuti (se non si riesce, è possibile staccare leggermente la schiena dal muro).
Indumenti e scarpe
Evitare di indossare indumenti che “stringono”. Reggiseno, calzini, pantaloni, devono essere comodi, per evitare di peggiorare la circolazione. Prediligere inoltre calzature “che si piegano” come le scarpe da ginnastica, evitando suole completamente piatte o scarpe rigide che non consentono un movimento corretto del piede (es tacchi, converse, infradito flat): indossarle solo occasionalmente.
Possono inoltre essere d’aiuto calze riposanti a compressione graduata (previa prescrizione medica).
Sonno e stress
Dormire bene e limitare (per quanto possibile) le situazioni stressanti è importante, per evitare di produrre cortisolo in eccesso che vada a contribuire allo stato infiammatorio. A volte un aiuto psicologico può essere più che utile.
La supplementazione
Anche gli integratori possono venirci in aiuto: in base alla componente preponderante della cellulite (microcircolo, edema, accumuli adiposi localizzati) integratori a base di bromelina, vitamina c, fitoestrogeni, ippocastano, possono aiutare nelle situazioni di estrogeno dominanza, contribuire a migliorare lo stato del collagene e del microcircolo e a ridurre l’infiammazione.
Trattamenti cosmetici e di medicina estetica
Creme specifiche, fanghi o trattamenti estetici come massaggi linfodrenanti possono essere d’aiuto, come anche mesoterapia e carbossiterapia (ad uso esclusivo di Medici Estetici): non vanno visti infatti solo come trattamenti per uno scopo estetico, per apparire più belle (anche se di certo aiutano!) ma come vere e proprie cure, perché la cellulite e la ritenzione comportano non solo inestetismi estetici ma anche vere e proprie problematiche per la salute.
Take home message…
Seguire esclusivamente uno di questi consigli senza prestare attenzione a tutti gli altri, non comporta nessun risultato (purtroppo!).
È importante agire su tutti i fronti, proprio perché la cellulite è un problema multifattoriale.
La cellulite si può curare (o quanto meno ridurre), solo agendo sinergicamente su tutti i fattori, con l’aiuto di professionisti competenti (ognuno nella sua materia) che possibilmente si interfaccino tra di loro per ottenere il miglior risultato possibile per la paziente.
Bibliografia
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